Argillà 2024

Il nostro racconto
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Argillà 2024

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Perché a Faenza? Qualche cenno storico
La storia della ceramica in Italia ha radici antichissime, ed è stata profondamente influenzata dalle prime civiltà che si insediarono nella penisola, in particolare quella greca, etrusca e romana.
Il Rinascimento segnò il periodo d’oro di questa tradizione millenaria, in particolare modo con lo sviluppo della maiolica, una ceramica decorata con vivaci colori. Il centro più importante è stato Faenza: il nome stesso di “faïence”, che in diverse lingue significa ceramica smaltata, deriva infatti dal nome della città romagnola famosa per le sue maioliche colorate.

Argillà, l’evento diventato un must
Argillà France, la mostra-mercato internazionale della ceramica di Aubagne (Marsiglia, Francia) è stata creata nel 1991 e si è poi affermata come uno dei principali festival della ceramica a livello europeo. Da questa esperienza, nel 2008, è nata Argillà Italia, ambientata proprio nella città di Faenza. Nel corso di pochi anni è diventato un appuntamento di grande richiamo per gli appassionati e il pubblico e un momento importante di incontro e confronto tra gli operatori del settore della ceramica. Ogni due anni, in alternanza con l’edizione francese, per le strade nel centro di Faenza artisti e professionisti offrono la loro migliore produzione di ceramiche artistiche e artigianali, spaziando tra arte e design, sculture e oggettistica, complementi d’arredo e accessori moda.

Il banchetto più bello di Argillà? Quello di Terra Verde!
Quest’anno siamo state presenti anche noi a questo importante appuntamento con il nostro stand di ceramiche artigianali.
In questa occasione abbiamo lanciato un nuovo prodotto: il cachepot, di misura media e grande, una vera e propria sfida per noi, che arricchisce la nostra collezione
A detta di molti partecipanti, è stato il banchetto più bello di tutta la fiera.
“Finalmente qualcosa di nuovo! Ma dove siete state gli anni scorsi?” e ancora “Ma che meraviglia, che forme originali, che colori!”, “Una lavorazione proprio innovativa! Frequento Argillà da anni ma non ho mai visto nulla di simile.”
Complimenti come questi, ci hanno davvero galvanizzate e hanno donato energia a tutto il gruppo, ma soprattutto alle nostre allieve Rahela e Hanan che hanno partecipato con entusiasmo all’evento. Tutto questo ci ha caricato positivamente per ritornare alle attività in laboratorio ancora più consapevoli del valore e dell’unicità del nostro progetto!
L’interesse del pubblico nei confronti della nostra realtà sociale e l’apprezzamento della qualità dei nostri prodotti hanno avuto per noi un forte significato, visto anche il contesto così specializzato e la clientela sensibile ed esperta del settore.

Grazie a tutte le persone che sono passate a trovarci e ad acquistare al nostro stand.
A Linda, Alessandra, Sara Annese, Mirca, Alessandra, Annarita, Paola, Giorgia, Nicoletta, Francesca, Patrizia, Emanuele, Valentina, Rachele, Roberta, Michela, Veronica, Francesca, Graziella, Ela, Gianluca, Carlotta, Katiuscia, Denise…a tutt* coloro che hanno scelto i nostri prodotti permettendoci così di portare avanti i nostri valori e progetti. 🧡

La nostra innovazione
A partire dal 2019 abbiamo sviluppato un procedimento completamente nuovo per lavorare la ceramica. Un metodo innovativo, possiamo dire addirittura rivoluzionario, sia per il processo lavorativo che per il design particolare che ne consegue. Vi chiedete quali siano i dettagli che rendono così peculiare la nostra lavorazione? Basta il nome per capirlo al volo: l’abbiamo chiamato metodo origami. Sì, avete letto bene, esattamente come l’antica arte giapponese di piegare la carta. Non usiamo più il tornio … ma pieghiamo la lastra di argilla, proprio come se fosse un foglio di carta.

Da questa tecnica ne deriva una linea con un design unico e riconoscibile caratterizzato da pieghe che rimangono a vista e scandiscono i profili dei prodotti.
Ma forse ora vi starete chiedendo: perchè questo cambiamento? Terra Verde non poteva continuare a foggiare tazzine, vasi e caraffe al tornio come fanno i ceramisti da secoli e secoli?
La risposta è semplice: questo metodo ci permette di scomporre la produzione del singolo pezzo in tante fasi, creando una piccola catena di montaggio artigianale. In questo modo più allieve lavorano sullo stesso pezzo, dando vita a una vero e proprio lavoro di squadra. Non è più una figura professionale solitaria che foggia i pezzi al suo tornio, ma un’intera equipe che si dedica insieme alla produzione, dove ogni allieva porta il proprio contributo. Chi stende la lastra, chi ne ricava delle forme con l’uso di sagome, chi le mette in posa sui supporti e chi le timbra con il logo, le rifinisce e ne controlla la qualità.

Un ulteriore tocco di originalità e qualità è dato dall’utilizzo del gres, una ceramica più pregiata e resistente della classica terracotta, che insieme al design innovativo ha permesso al nostro banchetto di risaltare in mezzo a tante ceramiche tradizionali.

Per conoscere meglio il metodo origami guarda il video su youtube.


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